“Uomini soli”

dal libro “Uomini soli” di Attilio Bolzoni ed. Melampo

ideazione progetto  paolo cereda

voci narranti alberto bonacina  filippo ughi

chitarra e basso elettrico alessandro rigamonti  

Produzione PICCOLI IDILLI in collaborazione con LO STATO DELL’ARTE

Sono morti venti, trent’anni fa. Giù a Palermo

Dei delitti eccellenti di Palermo si conosce tutto e si conosce nulla. Nei bracci delle carceri speciali sono sepolti solo sicari mafiosi, sono loro gli unici mandanti che quest’Italia è stata in grado di individuare e di accettare come colpevoli. Il resto è ancora mistero.                                                          Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino erano quattro italiani fuori posto. Personaggi troppo veri per un’Italia di egoismi e di convenienze. Quattro uomini che facevano paura al potere….                                                                                                         Lo sapevano che li avrebbero fermati, prima o poi.                                    Italiani troppo diversi e troppo soli. Una solitudine generata non solo da interessi di cosca ma anche da meschinità e colpevoli indolenze.         Avevano il silenzio attorno. A un passo.                                                          Pio La Torre, nel partito al quale ha dedicato tutto se stesso. Il generale dalla Chiesa nella sua arma, lui che aveva “gli alamari cuciti sulla pelle”. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in quel Tribunale popolato da giudici infidi.  Vite scivolate in un cupo isolamento pubblico e istituzionale…               Attilio Bolzoni

In scena due attori e un musicista sorretti  dal desiderio e dalla convinzione che raccontare storie cruciali come queste, sia un impegno civile  e educativo irrinunciabile.
In un crescente coinvolgimento nell’ascolto della lettura – narrazione a due voci e con il calore dell’emozione che accompagna una storia  divenuta presto simbolo di lotta , di giustizia, di libertà.
Se narrare è educare , far incontrare al pubblico un racconto dai molti risvolti umani, politici, etici risulta essenziale.
Soprattutto al pubblico giovane che poco conosce la nostra storia più recente e che ha necessità, invece,  di imparare e conoscere per orientarsi e capire questo tempo complicato e denso di inganni , tanto da non far “vedere” mai quale sia la verità…

Lo spettacolo è stato ospite della seconda edizione del “FESTIVAL DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE” organizzato dal Comune di Milano, Libera e Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.

fascia d’età: dai 14 anni         durata: 70 minuti c.a.