DISONORATA

foto di Letizia Battaglia

le mafie non uccidono le donne

tra racconti e canzoni

…dicono che le mafie non uccidono le donne: falso e la storia lo dimostra! Le donne uccise dalle mafie sono più di 150…

con sara velardo  alberto bonacina  musiche sara velardo

a cura di alberto bonacina  roberta corti  sara velardo

testi da marika demaria  andrea gentile  annalisa strada

poesie e canzoni di sara velardo

Storie di donne uccise dalle mafie. Racconti volti a sfatare una volta per tutte l’assurda credenza che i clan in virtù di un presunto codice d’onore non uccidano le donne. Niente di più falso e la storia lo dimostra: le donne uccise dalle mafie sono più di 150.

 “Disonorata” vuole dunque rappresentare un momento di riflessione intorno al rapporto donne e mafie, tema spesso sottaciuto, lo fa attraverso testi narrati e cantati, musica e silenzi.

Lo spettacolo nasce dal desiderio di raccontare e ricordare nomi e fatti. Donne diventate “simbolo”, come Emanuela Loi, Lea Garofalo e Rita Atria, ma anche donne sconosciute che hanno avuto il coraggio di scegliere da che parte stare!

Nasce all’interno di un Campo di E!State Liberi organizzato dall’associazione Libera a Lecco nel luglio 2020.

Nasce nell’ambito del Laboratorio sulla Memoria realizzato all’interno del Campo e dedicato al racconto e al ricordo dei nomi delle vittime femminili: morte per l’impegno politico, vittime di delitti d’onore, suicidate, oggetto di vendette trasversali, incastrate dentro una situazione familiare e mafiosa da cui non sono riuscite ad uscire…Comunque sia, sono tutte morti riconducibili a una causa originaria: il sistema criminale delle mafie!

Infine, “Disonorata” è uno spettacolo teatrale, un reading, una condivisione, un racconto, un happening…è veramente tante cose…

Riferimenti bibliografici:

Marika Demaria “La storia di Lea” ed. Melampo

Andrea Gentile “Volevo nascere vento” ed. Mondadori

Annalisa Strada “Io, Emanuela. Agente della scorta di Paolo Borsellino” ed. Einaudi

Fascia d’età: dai 14 anni

Esigenze tecniche:lo spettacolo è rappresentabile anche in spazi non teatrali